Città dei Sabini, concordemente ubicata dalle fonti storiche nella parte meridionale della Sabina tiberina, non lontana dal Tevere e indicata come luogo di frontiera tra la regione dei Sabini e quella dei Latini. Indagini topografiche recenti hanno confermato l'ubicazione dell'abitato sabino sulle colline di Casacotta, nel comune di Montelibretti (Roma), già ipotizzata da Th. Ashby e R.M. Ogilvie. In particolare il sito è stato riconosciuto sull'altura più occidentale e più avanzata del sistema collinare. Dai materiali rinvenuti durante la ricognizione, si deduce che il luogo venne occupato a partire dall'età del Ferro. Nel corso del VII secolo a.C. iniziò l'organizzazione dell'abitato in senso urbano e della necropoli. In epoca arcaica l'abitato occupava tutta la collina, raggiungeva la superficie di 18-21 ettari ed era privo di sistema difensivo. La continua menzione di Eretum nei conflitti tra Romani e Sabini sottolinea la tenace resistenza della città sabina di fronte all'espansionismo romano.