
La porta di ingresso di Palazzo Brancaleoni, sede del Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina.
Il Museo Civico è stato istituito nel 1977 presso l’abbazia di Farfa e nel 2001 è stato trasferito a Fara in Sabina, nel Palazzo Brancaleoni. A questa sede sono stati destinati i reperti provenienti dalle indagini archeologiche, condotte a partire dagli anni ’70 a Cures Sabini, dalla Soprintendenza archeologica del Lazio, e a Eretum, dall’Istituto per l’archeologia etrusco-italica del CNR. I materiali di Cures illustrano lo sviluppo del centro dalle fasi di fondazione (seconda metà dell’VIII secolo a.C.) e il suo passaggio verso una dimensione urbana nell’Orientalizzante. Interessanti sono i materiali di una capanna (fine dell’VIII secolo a.C.) che illustrano uno spaccato della cultura di quel periodo. Per quanto riguarda Eretum, i reperti testimoniano l’evoluzione della sua storia sociale e culturale attraverso i corredi delle tombe della necropoli di Colle del Forno dall’Orientalizzante recente alla fase tardo-arcaica ed ellenistica. La necropoli doveva accogliere le sepolture dei personaggi più eminenti della società come evidenziato dalle sepolture aristocratiche delle tombe X e XI.